Confronto Cebù (Filippine)-Phuket (Thailandia)

 

Data del viaggio dal 14 gennaio al 5 febbraio 2008.

Dopo tanto lavoro avevo il bisogno di staccare la spina e di trovare un luogo incontaminato e lontano dal turismo di massa dove potermi riposare.

Dopo tante località passate al vaglio la decisione cade sull’isola di Cebù nelle Filippine. Avevo infatti letto e sentito che le Filippine erano pochissimo frequentate da turisti italiani ed europei.

Dopo tre settimane di vacanze ecco le mie impressioni: Le Filippine (l’isola di Cebu e anche altre località) sono sovraffollate! Il che significa una quantità di auto e furgoncini e quindi di smog a livelli allucinanti! Questo per dire che dopo due giorni è svanito il mio sogno di purificarmi i polmoni per mezzo di aria limpida e incontaminata!

E’ vero che i turisti occidentali sono pochissimi: quelli che ci sono sono perlopiù coreani, giapponesi o australiani. Essendo cominciato ad affacciarsi al turismo da pochi anni è facile comprendere che il popolo filippino ha ancora pochi mezzi e  poca esperienza per soddisfare le esigenze del turista occidentale (da questo punto di vista vi è un abisso tra Phuket e Cebù).

Le cose belle da vedere sono tante: come le cascate Kawasan, Bohol, Malapasqua ecc. La differenza con Phuket sono le distanze. Anche a voler stare solo a Cebù e a voler fare solo mare bisogna considerare che la zona delle spiagge è a circa 30 minuti dal centro. Allora si potrebbe trovare un alloggio nella zona delle spiagge (Lapu Lapu) e in quel caso tenere presente che lì c’è ben poco durante il giorno e pochissima vita notturna!

Prima di partire avevo letto delle Filippine come il paese del sorriso e dell’accoglienza: senza nulla togliere alla gentilezza e disponibilità di molti filippini credo che questi appellativi siano più calzanti per il popolo tailandese. La (piacevole) differenza culturale che è possibile percepire quando si arriva in Tailandia è qui meno evidente.Ricordo infatti che la Filippine sono una ex colonia spagnola e i suoi abitanti spesso hanno modi di fare e atteggiamenti propri degli europei!

La religione cattolica è la più diffusa. Il costo della vita è simile a quello tailandese. La cucina lascia un po’(troppo) a desiderare!
Ok Martino se va bene puoi cominciare a pubblicare questo mini racconto. Se vuoi fare aggiustamenti, aggiunte o tagli…fai pure!
Un grande abbraccio,

Marco